cuccioli di età compresa tra i 30 giorni e i 3 mesi, può avere decorso grave e, talvolta, letale.
Il contagio da gastroeterite
Recentemente sono stati segnalati episodi di gastroeterite anche in soggetti di 8-10 mesi. La gastroeterite, segnalata per la prima volta tra il 1978 e 1979, è dovuta ad un virus definito PARVOVIRUS (virus piccolo), che penetra per via oro-nasale e passa nel sangue attraverso il quale invade l’intestino tenue, la milza, timo e linfonodi. Durante questa fase di attacco all’intestino si inizia a presentare uno dei sintomi più caratteristici: la diarrea emorragica. Il decorso clinico è generalmente rapido (4-5 giorni) caratterizzato da marcata leuco-linfopenia. Gli animali possono venire a morte o guarire molto lentamente. Nei soggetti sopravvissuti al virus della gastroeterite, anche se a titoli bassi, viene eliminato fino a 40 giorni dopo l’infezione. I fattori principali che possono condizionare l’evoluzione dell’infezione e della malattia sono sostanzialmente l’età del soggetto (più sensibili i cuccioli fino a 2 mesi di età) e lo stato immunitario. Il decorso della parvovirosi è variabile da soggetto a soggetto anche all’interno della stessa cucciolata. Si riconoscono fondamentalmente due forme cliniche:- una gastroenterica (di gravità variabile);
- una cardiaca (relativamente rara con forme di miocarditi rapidamente mortali).
La diagnosi della gastroeterite
La diagnosi, oltre l’aspetto clinico, si effettua tramite esami del sangue ed un test elettivo delle feci che evidenzia la presenza del virus.L’aspetto terapeutico è quello di fornire un supporto al cucciolo per evitare la disidratazione (fluido terapia, antiemetici e gastroprotettori) e evitar sovrainfezioni secondarie da parte di batteri normalmente presenti nell’intestino (antibioticoterapia). Se siamo fortunati ed il cucciolo forte riusciamo a salvarci!