La sindrome dilatazione – torsione dello stomaco (GDV dall’inglese Gastric Dilatation Volvolus) è una situazione clinica di emergenza che si verifica quando lo stomaco si riempie di gas e si espande, ruota e intrappolando il gas al suo interno impedisce anche l’afflusso di sangue allo stomaco. La pressione nello stomaco si accumula e non può essere rilasciata, il tessuto dello stomaco diventa necrotico (muore) e lo stomaco può anche subire profonde lacerazioni. L’espansione dello stomaco ha un grave effetto sul cuore e sui polmoni, causando difficoltà di respirazione e ritmo cardiaco anomalo. La maggior parte dei cani andrà in stato di shock non appena i sintomi della dilatazione gastrica compaiono. La morte può verificarsi nel giro di poche ore (o anche meno). I segni clinici più comuni sono:
- l’aumento di volume dell’addome;
- conati di vomito non produttivi;
- salivazione eccessiva;
- respirazione irregolare (dispnea);
- irrequietezza;
- gengive pallide;
- stato di shock del cane.
Alcuni cani sviluppano dilatazione gastrica senza torsione. In entrambi i casi, recarsi immediatamente dal veterinario accrescerà le probabilità di sopravvivenza del cane. La dilatazione è riferita esclusivamente all’aumento di volume dello stomaco dovuto a fermentazioni anomale, mentre nella torsione, oltre alla dilatazione, lo stomaco ruota sul proprio asse chiudendo sia il cardias sia il piloro( entrata ed uscita dallo stomaco) avendo un effetto palloncino che si gonfia, e in taluni casi insieme alla stomaco ruota e si torce anche la milza, essendo in stretta vicinanza dello stomaco.Arrivati in struttura medica, appena la diagnosi è confermata dai medici, il trattamento standard iniziale per la dilatazione gastrica è quello di tentare la decompressione passando un tubo nello stomaco. Se il tubo può essere passato, il gas viene rilasciato e lo stomaco può essere pompato per rimuovere il cibo. Una volta che il cane è fuori pericolo, anche se la decompressione ha avuto successo, generalmente si rivela comunque necessario un intervento chirurgico. Senza intervento chirurgico, il cane è a rischio estremamente elevato di subire nuovi episodi. L’intervento consiste nell’ancorare lo stomaco alla parete addominale (gastropessi) per prevenire dislocazioni future . Questa patologia, nella sua forma più grave, se non viene riconosciuta e trattata immediatamente, porta a morte il soggetto nel giro di poche ore ed il tasso di mortalità si aggira intorno al 30-45%. Molti studi sono stati condotti per determinare le cause della dilatazione gastrica, ma i ricercatori non sono ancora del tutto certi del perché si verifichi la condizione. Tuttavia, molti esperti concordano sul fatto che le seguenti circostanze possono aumentare il rischio:
- razze di grossa taglia con torace grande e profondo;
- il cane estremamente vorace e che mangia troppo in fretta;
- attività fisica eccessiva dopo un pasto troppo abbondante o per cani che mangiano una sola volta al giorno;
- eccessiva magrezza;
- predisposizione genetica aumentano l’incidenza.
- la più sicura è la via chirurgica elettiva, cioè effettuare la gastropessi in condizioni di possibile programmazione; questo intervento è particolarmente indicato nelle razze predisposte anche in età giovane;
- abituare il proprio cane a mangiare più lentamente;
- dividere in due pasti la razione giornaliera;
- evitare esercizio fisico prolungato dopo i pasti.